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Orobico I VI Duca di Piazza Pontida

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Orobico I VI Duca di Piazza Pontida

Gianfranco Cantini da dicembre 1977 a dicembre 1980

Gianfranco Cantini - VI Duca di Piazza Pontida Il regno di Esculapio I - Duca tanto generoso e pieno di slanci, quanto talvolta impulsivo - dura ben dodici anni, e si conclude con qualche increspatura nei rapporti coi maggiorenti del Ducato.
Tutti vorrebbero vedergli succedere l'avv. Tino Simoncini, già Sindaco di Bergamo nel secondo decennio postbellico, uomo sapido, dotato di una parlantina sciolta ed avvincente, che accattiva la generale simpatia, e già nominato Vice Duca dallo stesso Esculapio.
Purtroppo i gravosi ed assillanti impegni politici e professionali che ancora lo assorbono, lo costringono a declinare un incarico che gli sarebbe riuscito certamente congeniale.
Una rapida consultazione del Consiglio della Corona porta alla candidatura del dott. Gianfranco Cantini, di professione veterinario, già nominato cavaliere j.p. dallo stesso Duca Esculapio, ed entrambi appassionati cinofili. La candidatura è approvata ed il Senato ducale, quasi all'unanimita, elegge Gianfranco Cantini VI Duca di Piazza Pontida, il quale sibi imposuit nomen OROBICO I, come annunciato dallo stesso nel discorso di insediamento durante la solenne cerimonia dell'incoronazione avvenuta il 17 dicembre 1977.
Primo atto del novello Duca: la proposta di modifica dell'art. XV degli "Ordini et Capitoli del Ducato di Piazza Pontida" che riduce la durata della carica di Duca da sei a tre anni, come richiesto da numerose frange del corpo ducale ed approvato dall'assemblea del Senato stesso.
La gestione Orobico I è particolarmente incentrata a riportare, sia pure gradualmente, un maggior equilibrio tra spese e proventi, avvalendosi in ciò delle particolari capacità manageriali dell'allora ministro del Tesoro, rag. Eugenio Consonni.
Memore delle iniziative che sviluppò come presidente dell'associazione Amici della Vedovella, - un gruppo di nostalgici ex universitari bergamaschi degli anni immediatamente precedenti il secondo conflitto mondiale - attuò nel Ducato una serie di iniziative culturali, con la realizzazione di conferenze storico-letterarie, tenute presso il Centro Culturale S. Bartolomeo dei Padri Domenicani su illustri personaggi bergamaschi , come Antonio Locatelli e Gennaro Sora; o su particolari avvenimenti o circostanze che hanno comunque coinvolto la gente bergamasca. Conferenze tenute da validi e ben qualificati oratori quali il dott. Leonardo Caprioli, presidente nazionale degli Alpini, il dott. Veronelli, l'avv. Rodari ed altri ancora. Iniziative che si conclusero con una interessantissima mostra retrospettiva sulle origini e sulla vita del Ducato di Piazza Pontida e che abbiamo cercato di rinnovare in occasione dell'80° di fondazione.
Ma il fiore all' occhiello del Duca Orobico è stata l'idea di assicurare al Ducato una sede degna ed in perfetta assonanza col proprio nome, cioè nel cuore stesso di Piazza Pontida. Infatti, nel 1979 - durante l'annuale assemblea sociale della Banca Popolare di Bergamo - il dott. Cantini chiede la parola all'allora presidente avv. Lorenzo Suardi, e, presentatosi sia come socio della banca stessa che come Duca di Piazza Pontida, invita molto garbatamente e con altrettanta convinzione la Presidenza a prendere in considerazione la possibilità di concedere alcuni locali, di proprietà della Banca, nel caseggiato appena ricostruito che si affaccia sulla piazza Pontida, lungo il portico una volta chiamato "dei Gentiluomini", così da consentire al Ducato di rientrare nel bel mezzo dei suoi ideali possedimenti. La proposta, accompagnata dagli scroscianti applausi del folto ed anche divertito pubblico dei soci presenti, viene accolta favorevolmente dalla direzione della Banca, così che in breve tempo il Ducato abbandona la vecchia sede di via Broseta per prendere possesso di quella offertaci dalla Banca Popolare di Bergamo.
La sua inaugurazione viene festosamente salutata con brindisi e discorsi alla presenza dell'avv. Lorenzo Suardi, presidente della banca, accompagnato, per l'occasione, dal condirettore generale dott. Andrea Gibellini.
Qui, il Duca Orobico I, circondato dai dignitari e dal Senato al gran completo, ringrazia la Banca per la munifica concessione e - quale tangibile attestazione della sincera gratitudine di tutta la grande famiglia ducale - conferisce ai due illustri ospiti le onorifiche insegne di CavaliereJ.P. Si chiude così bellezza il triennio del Duca Orobico I.
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