Lettera-V

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© Copyright by DUCATO di PIAZZA PONTIDA
Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI

vana, sf. seta di bozzolo non maturato per la morte del baco; seta di faloppa

vandì fò, oregià, v.tr. spulare, sventare il grano col ventilabro

vandöl (v. andül)      

vanesà, anesà, v.intr. delirare, vaneggiare dire cose prive di senso comune; té te anèset tu farnetichi

vanga, vangà (v. anga, angà)

vangéle, sm. vangelo, ciascuno dei primi quattro libri del Nuovo testamento; l’insieme dei principi che sono fondamento di una dottrina; l’è Vangéle è verissimo         

vangelista, sm. evangelista, ciascuno degli autori dei quattro Vangeli (Matteo, Marco, Luca, Giovanni)

vanghìl, sm. manico della vanga

vanghìv, agg. terreno che si lavora colla vanga

vaniglia, sm. vaniglia, pianta rampicante i cui frutti dal particolare profumo sono usati in pasticceria

vanitùs, agg. vanitoso, pieno di vanità; vanesio      

vansà, vansaröl (v. ansà, ansaröl)

vantà, vantadùr (v. antà, antadùr)

vantagià, vantagio, vantagiùs (v. antagià, antagio, antagiùs)

vanto, sm. vanto, qualità che costituisce motivo di orgoglio

vapùr, bapùr, sm. vapore, corpo allo stato aeriforme; esalazioni   

vapurèt, sm. vaporetto, battello a vapore per la navigazione fluviale o lacustre

vapurùs, agg. vaporoso, pieno di vapore; quasi senza peso, evanescente

varà, v.tr. varare, far discendere in mare una nave appena fatta; portare a termine

vardà (v. ardà)

vare, agg. e sm. vario, diverso, differente; ciò che è diverso, mutevole

varià, v.tr. variare, cambiare qualcosa anche più volte; apportare un mutamento

variàbel, agg. variabile, mutevole, incostante

variassiù, sf. variazione, mutamento; modificazione ritmica, melodica o armonica di un tema musicale

varicùs, agg. varicoso, si dice di vena che presenta varici

varietà, sf. e m. varietà, la qualità di cose diverse tra loro; spettacolo teatrale di carattere leggero

vàrii, agg. pl. vari, multiformi, molteplici; sm. pl. varie persone; f. vàrie varie, cose di vario argomento 

varìssia (v. avaréssia, aaréssia)

Varisto, sm. Evaristo, nome proprio

variziùs, agg. avaro, che ha eccessivo ritegno nello spendere, taccagno, spilorcio

vas, sm. vaso, recipiente atto a contenere liquidi o usato come ornamento, (dim.) vasèt, vasetì vasetto; vas d’aqua canale d’acqua           

vasca, sf. vasca, recipiente in pietra per raccogliere acqua; tinozza

vaselina, sf. vaselina, sostanza ricavata dai residui del petrolio usata come lubrificante

vasér, sm. roba ingombrante; vasér de la linusa scarto nella trebbiatura

vassèl, sm. tino, recipiente destinato a contenere le uve pigiate durante la fermentazione, costituito di liste di legno dette doghe (dùe), tenute insieme da cerchiature di ferro (sércc), provvisto inferiormente da uno sportello per l’estrazione delle vinacce; botte; (accr.) vassèla, vasselù grosso tino, (dim.) vasselèt, vasselì, vesöl, esöl piccolo tino; parì Baco a caàl del vassèl essere oltremodo grasso; sentì de vassèl vino che sa di legno; snissà (spinà) ü vassèl cominciare a trarne vino; vassèl che l’gh’à la gréspola tino grommoso; vassèl che l’gh’à la möfa tino muffato; vassèl isnissàt tino da cui s’è incominciato a spillare

   
     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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