Cultura e Tradizioni
Un Ensemble Vocale Radicato nella Tradizione Bergamasca
l Coro del Ducato di Piazza Pontida è stato un gruppo vocale che ha rappresentato un pilastro della cultura musicale bergamasca. Nato all'interno dell'omonima associazione culturale, il coro si è dedicato alla valorizzazione delle tradizioni musicali locali, proponendo un repertorio che spaziava dalla musica popolare alla lirica, sempre con un forte legame con il territorio.
Repertorio e Attività
Il repertorio del coro è stato variegato e si è adattato a diverse tipologie di eventi, da quelli culturali a quelli folcloristici. Comprendeva canti popolari tradizionali, poesie di autori locali come C. Francia, A. Ruggeri e G. Meloni, musicate per l'occasione, e brani d'opera lirica. Questa varietà ha permesso al coro di partecipare a una vasta gamma di manifestazioni, portando sempre con sé l'autenticità e la passione della tradizione bergamasca.
Collaborazioni e Partecipazioni
Il Coro del Ducato ha avuto l'onore di collaborare con artisti e istituzioni di rilievo. Ha preso parte all'opera lirica Turandot di Giacomo Puccini, eseguita a Villa Scotti sotto la direzione del Maestro Antonio Brena e la regia di Mario Binetti. Inoltre, ha partecipato a eventi come il Festival Internazionale del Folklore e delle Tradizioni, organizzato dal Ducato di Piazza Pontida, ed ha eseguito opere come La Traviata di Giuseppe Verdi.
Membri e Direzione
Il coro era composto da circa 30 cantanti, che si riunivano regolarmente per prove e concerti. La direzione artistica era affidata a Walter Sala, noto per la sua esperienza e per il successo ottenuto alla guida del Coro della Val San Martino. La sua leadership ha portato il Coro del Ducato a raggiungere traguardi significativi, consolidando la sua presenza nella scena musicale bergamasca.
Un Ponte tra Generazioni e Culture
Oltre alla sua attività musicale, il Coro del Ducato ha svolto un ruolo fondamentale nel mantenimento e nella trasmissione delle tradizioni locali. Le sue esibizioni non erano solo momenti di intrattenimento, ma anche occasioni per educare le nuove generazioni alla ricchezza culturale della Bergamasca. Il coro ha rappresentato, quindi, un vero e proprio ponte tra passato e futuro, tra le tradizioni storiche e le nuove espressioni artistiche.






