Cultura e Tradizioni
Comunicazioni Mezza Quaresima
Tradizione Bergamasca
Uno dei più grandi carnevali storici dell’Italia intera
La Festa di Mezza Quaresima
Che cos’è la Festa di Mezza Quaresima? È il Carnevale Bergamasco per eccellenza, una celebrazione che si è ormai conquistata un posto d’onore tra i più grandi e antichi carnevali storici d’Italia. La celebre “Sfilata di Mezza Quaresima”, organizzata e promossa dal Ducato di Piazza Pontida, rappresenta da oltre un secolo un appuntamento immancabile per la città: un evento capace di unire generazioni, trasmettendo con orgoglio lo spirito goliardico e popolare di Bergamo.
Ma la Mezza Quaresima non è solo una sfilata in maschera: è una festa che racconta l’anima bergamasca, intrecciando cultura, tradizioni, folclore e memoria storica. Ogni edizione porta con sé la vivacità delle maschere, l’allegria dei carri, la partecipazione della comunità e l’accoglienza che da sempre contraddistinguono Bergamo, trasformando le strade cittadine in un palcoscenico di colori e identità.
Il video della Sfilata di Mezza Quaresima 2025 | Cortesia di - Bergamo TV
Promossa con orgoglio e passione dal Ducato di Piazza Pontida, la Sfilata di Mezza Quaresima è uno degli eventi più amati e significativi di Bergamo. Ogni anno la città si colora di festa grazie a un tripudio di carri allegorici, maschere, musica e creatività che trasformano le strade in un palcoscenico unico, ricco di tradizione e vivacità. È qui, proprio a Bergamo, che sono nate due delle maschere più celebri al mondo: Brighella e il suo inseparabile compagno Arlecchino, divenuto con il suo costume variopinto un’icona intramontabile del Carnevale e simbolo universale di gioia e spensieratezza.
La Storia della Mezza Quaresima
Una delle colonne portanti della tradizione popolare orobica è la Sfilata di Mezza Quaresima. Storicamente in programma la quarta domenica di Quaresima, riempie il centro di Bergamo con carri allegorici, maschere tipiche e un corteo vivace di colori, musica, allegria e folclore.
Con le sue radici secolari, nei decenni passati la Sfilata rappresentava un momento di pausa dalla severità religiosa e dalle difficoltà della vita quotidiana, spezzando il rigore del periodo quaresimale con una festa di condivisione e leggerezza. Oggi la Mezza Quaresima ha perso la connotazione strettamente religiosa, ma conserva intatto il suo fascino: un evento che unisce cultura e tradizione, capace di contagiare l’intera città con un entusiasmo unico. La sua importanza storica e il forte senso di appartenenza che trasmette rendono la Sfilata di Mezza Quaresima un orgoglio della comunità bergamasca, un simbolo di identità che continua a vivere ed evolversi insieme alla città.
Il Rasgàment de la Égia
La Sfilata di Mezza Quaresima porta con se anche una tradizione che non rappresenta solo un momento felice e goliardico, ma una forte identità del folclore bergamasco: una sfilata di carri allegorici e di gruppi danzanti che sfilano per il centro cittadino lungo il percorso tradizionale che dalla stazione porta a Piazza Pontida, una delle più antiche piazze di Bergamo e sede dell’organizzatore dell’evento, il Ducato di Piazza Pontida.
Al termine della sfilata c’è un’altra tradizione tramandata nei secoli: il Rasgàment de la Égia. La Égia rappresenta tutte le negatività dell’anno passato e dopo una giornata piena di festeggiamenti, la Égia viene condannata al rogo. Un fantoccio raffigurante una brutta vecchia signora viene bruciata in piazza: il falò è un suggestivo spettacolo, in cui la figura di una vecchia signora che rappresenta il male pubblico, venendo immerso dalle fiamme, viene esorcizzato con l’augurio di sconfiggere tutto ciò di che brutto durante l’anno ha seminato il malcontento.
Al termine della sfilata c’è un’altra tradizione tramandata nei secoli: il Rasgàment de la Égia. La Égia rappresenta tutte le negatività dell’anno passato e dopo una giornata piena di festeggiamenti, la Égia viene condannata al rogo. Un fantoccio raffigurante una brutta vecchia signora viene bruciata in piazza: il falò è un suggestivo spettacolo, in cui la figura di una vecchia signora che rappresenta il male pubblico, venendo immerso dalle fiamme, viene esorcizzato con l’augurio di sconfiggere tutto ciò di che brutto durante l’anno ha seminato il malcontento.
Quella della Mezza Quaresima è una tradizione che si è tramandata nei secoli ed è tra le più antiche della Bergamo bassa, cuore della città popolare. Protagonista è il celebre Rasgamènt de la Ègia, ovvero il 'rasgamento' della bruttezza cittadina: un fantoccio che incarna i disagi, i servizi malfunzionanti o le istituzioni poco efficienti dell’anno viene segato in pubblico e successivamente bruciato. Un rito simbolico e catartico che, tra ironia e goliardia, ha sempre rappresentato la volontà della comunità di liberarsi dalle difficoltà, rinnovarsi e guardare con speranza al futuro.
Il Duca apre le danze con tre colpi di cannone
Gran cerimoniere della Festa è il Duca di Piazza Pontida, figura simbolica che incarna la tradizione e lo spirito goliardico dell’associazione. È lui ad aprire ufficialmente la grande sfilata, guidando il corteo con la sua presenza autorevole e consegnando, al termine, i premi ai migliori carri allegorici. A rendere ancora più suggestivo il momento inaugurale sono i tre colpi di cannone che risuonano dalle storiche Mura di Bergamo: un segnale forte e inconfondibile che annuncia l’inizio della festa e accende l’entusiasmo di migliaia di persone. Un rito che unisce storia, folclore e spettacolo, e che rende la Mezza Quaresima un evento unico da vivere e impossibile da perdere.



















