I Duchi di Piazza Pontida

Smiciatöt - XI Duca di Piazza Pontida
Mario Morotti da giugno 2014
Mario Morotti è l’undicesimo Duca nella storia del Ducato di Piazza Pontida. Già tesoriere dell’associazione, ha scelto il nome ducale «Smiciatöt Ü'», ispirandosi al poeta Giacinto Gambirasio, noto come «Gambì Smiciatöt», direttore del periodico Giopì. Il soprannome, più che “curiosone”, indica un osservatore attento della vita sociale bergamasca, capace di proporre critiche costruttive.
Nel suo programma da Duca, Morotti ha posto attenzione alla gestione collegiale, al coinvolgimento di giovani e donne nella vita del Ducato e alla valorizzazione di piazza Pontida con serate di spettacolo e iniziative dedicate anche al pubblico più giovane.

Liber Prim - X Duca di Piazza Pontida
Bruno Agazzi da giugno 1999 a giugno 2014
Bruno Agazzi, decimo Duca di Piazza Pontida, noto con il nome ducale LÌBER PRIM, entrò nel Ducato “dalla porta di servizio”, iniziando come stampatore del periodico GIOPÌ. Con una carriera lunga e costante nel Ducato, è stato nominato cavaliere J.P. nel 1974 e tesoriere nel 1992, fino alla sua elezione a Duca nel 1999.
Sotto la sua guida, il Ducato ha promosso il rinnovamento del giornale, la nascita della Rassegna e del Premio Nazionale di Poesia Italiana in Lingua Dialettale, la pubblicazione del dizionario italiano-bergamasco e la collocazione della statua di bronzo di Arlecchino in Piazza Pontida. LÌBER PRIM ha curato la valorizzazione della piazza, degli spettacoli estivi all’aperto e dell’opera lirica, rendendo la cultura popolare accessibile a tutta la città. Il Duca è affiancato dalla consorte Primarosa e da un team di collaboratori esperti che lo supportano nella gestione delle tradizioni e delle iniziative culturali.

Brasca Ü - IX Duca di Piazza Pontida
Francesco Barbieri da ottobre 1989 a marzo 1999
Francesco Barbieri, noto come BRASCA Ü, è stato il IX Duca di Piazza Pontida, eletto per la prima volta nel 1989 e rieletto per altre tre volte grazie alla stima e all’ammirazione conquistata all’interno e all’esterno del Ducato. Giornalista esperto e amministratore pubblico, Barbieri ha portato nella sua attività ducale un profondo senso di equilibrio, tolleranza e capacità conciliativa. Durante il suo mandato, ha curato il rinnovamento del GIOPÌ, introducendo contenuti più omogenei, fotografie e caricature, e ha guidato la stesura del quarto statuto ducale, lasciando un esempio duraturo di rettitudine, competenza e dedizione alla cultura e alle tradizioni bergamasche.

Pietro I - VIII Duca di Piazza Pontida
Pietro Polenghi da ottobre 1986 a gennaio 1989
Il triennio di regno del Duca Pietro I è stato caratterizzato da impegni importanti e sfide complesse, ereditate direttamente dal suo predecessore Duca Gibellini. Pur avendo a disposizione un solido staff consolidato e una gestione già ben strutturata, Pietro I ha saputo imprimere il proprio stile, introducendo nuove iniziative e contribuendo alla valorizzazione del patrimonio culturale del Ducato. Tra i suoi meriti, la sostituzione della Sala Greppi con il teatro San Sisto di Colognola per accogliere la Rassegna teatrale dialettale e l’avvio di progetti artistici innovativi, come le statue dell’Arlecchino collocate in modo originale in piazza Mercato delle Scarpe. Uomo d’azione, capace di coordinare collaboratori e rapportarsi con le istituzioni locali, Pietro I ha lasciato un segno duraturo nel Ducato, consolidando tradizioni e promuovendo iniziative culturali che ancora oggi conservano rilevanza.

Andrea I - VII Duca di Piazza Pontida
Andrea Gibellini da dicembre 1980 a ottobre 1986
Il regno di Andrea Gibellini come Duca di Piazza Pontida, dal 1981 al 1986, ha segnato un periodo di rinnovamento e vitalità culturale. Subentrato in un momento delicato, riuscì a coniugare esperienza e innovazione, riformando il GIOPÌ e promuovendo manifestazioni di rilievo come il Festival Internazionale del Folklore e la Rassegna regionale del teatro dialettale. Uomo lungimirante e attento alla tradizione bergamasca, Gibellini ha saputo valorizzare le attività del Ducato, portando il suo contributo all’arte, alla cultura e alla comunità.

Orobico I - VI Duca di Piazza Pontida
Gianfranco Cantini da dicembre 1977 a dicembre 1980
Il regno di Gianfranco Cantini, noto come Duca Orobico I (1977-1980), ha segnato un periodo di rinnovamento e valorizzazione culturale per il Ducato di Piazza Pontida. Durante il suo mandato, Cantini ha promosso iniziative storico-letterarie, conferenze su personaggi bergamaschi, e mostre sul patrimonio locale. Il suo fiore all’occhiello è stata la conquista di una nuova sede del Ducato nel cuore di Piazza Pontida, simbolo della sua lungimiranza e del suo impegno nel rafforzare il legame tra istituzione e comunità.

Esculapio I - V Duca di Piazza Pontida
Cino Rampoldi da marzo 1966 a dicembre 1977
Cino Rampoldi, noto come Esculapio I, medico-chirurgo di professione, guidò il Ducato di Piazza Pontida dal 1967 al 1979. La sua reggenza segnò una svolta decisiva: da semplice sodalizio conviviale, il Ducato si trasformò in una vera istituzione culturale, impegnata nella valorizzazione delle tradizioni popolari, della storia e della cultura bergamasca.

Ludovico I - IV Duca di Piazza Pontida
Ludovico Quadri da ottobre 1952
Lodovico Quadri (1897-1965), gestore di una cartolibreria a Bergamo, si distinse come eccellente impressore ducale e appassionato sostenitore delle tradizioni locali. Nel novembre 1947 allestì una Taverna ducale nella sua casa di Colle Aperto, decorata dal pittore Eugenio Bertacchi, diventando punto di incontro per gli amici e gli appassionati di cultura bergamasca. Riconosciuto Duca per acclamazione nell’ottobre 1952, guidò il Ducato di Piazza Pontida con il motto “Vogliamoci bene”, promuovendo spettacoli folcloristici, sfilate, gruppi tradizionali e iniziative culturali che consolidarono il ruolo del Ducato come fulcro della vita folkloristica e culturale della città.

Borsì I - III Duca di Piazza Pontida
Giovanni Azzola da marzo 1947
Giovanni Azzola (1875-1952), noto come Duca Borsì, fu un commerciante bergamasco dal carattere dignitoso e affabile. Pur non essendo uno scrittore come i suoi predecessori, seppe distinguersi per la sua signorilità e il suo spirito di mecenatismo, elementi preziosi per il consolidamento e l’armonia all’interno del Ducato di Piazza Pontida. La sua personalità, lodata da Ubaldo Riva, rifletteva eleganza, affabilità e una presenza capace di onorare il Ducato e i suoi valori.

Pichetù I - II Duca di Piazza Pontida
Giuseppe Bonandrini da giugno 1927
Giuseppe Bonandrini (1867–1936), conosciuto come Duca Pichetù, fu medico condotto, poeta vernacolare e cultore di musica. Sotto il suo ducato il sodalizio visse un autentico periodo d’oro, con una straordinaria fioritura di poeti, scrittori e artisti che diedero prestigio al Ducato di Piazza Pontida.

Rodolfo ü - I Duca di Piazza Pontida
Rodolfo Paris da marzo 1924
Rodolfo Paris (1864–1927), conosciuto come “Rodolfo ü”, fu il primo a essere acclamato Duca di Piazza Pontida e viene ricordato come il fondatore della tradizione ducale. Decoratore di professione e poeta con lo pseudonimo di “Alégher”, animò la vita culturale e popolare di Bergamo con creatività e spirito goliardico. Nel suo negozio e nella storica Piazza Pontida organizzava addobbi, feste e spettacoli che divennero presto momenti identitari per la città. Dopo la Prima Guerra Mondiale, il suo carisma e le sue iniziative – dalle luminose invenzioni artigianali alle celebri manifestazioni di Mezza Quaresima – lo resero una figura centrale per la comunità. La sua incoronazione a Duca, nel 1924, segnò l’inizio di una tradizione destinata a durare e a consolidarsi come simbolo della cultura e del folklore bergamasco.




