Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
reboldà (v. rödelà); locuz. a reboldù rotolando; alla rinfusa; in gran copia; sossopra rebombà, rimbombà, v.intr. rimbombare, risonare in modo cupo; rintronare rebómbo, rimbómbo, sm. rimbombo, suono che echeggia in modo cupo e fragoroso reborgnà, v.intr. suppurare di nuovo reböscà, rebüscà, v.tr. ricuperare, riavere reböslìs, rifl. riaversi, riprendere vigore reböt, sm. rimessiticcio, germoglio originato nel fusto o nei rami di una pianta in seguito a recisione rebötà, v.intr. rigermogliare, tornare a germogliare recadida, ricadida, sf. ricaduta, nuova e successiva caduta; ripetersi di una malattia quando sembrava già prossima la guarigione; i recadide i è catìe è peggio la ricaduta che la caduta recàm, ricàm, sm. ricamo, lavoro di cucito consistente nell’esecuzione di punti decorativi su un tessuto; lavoro artistico eseguito con particolare grazia e finezza, (dim.) recamì, ricamì piccolo ricamo recamà, ricamà, v.tr. ricamare, eseguire motivi ornamentali su un tessuto con ago e filo; eseguire un lavoro con particolare finezza recamadura, ricamadura, sf. ricamatrice, donna che fa lavori di ricamo recàpet, ricàpet, sm. recapito, luogo dove è possibile trovare qualcuno o dove gli si può far giungere qualcosa; documento; iga i sò recàpecc avere con se i documenti d’identità recapità, v.tr. recapitare, far pervenire a un recapito; consegnare al destinatario recensiù, sf. recensione, articolo critico su un libro, resoconto critico di una rappresentazione réch, agg. ricco, di chi possiede molti beni più del necessario; facoltoso, danaroso; ben fornito; che è segno di ricchezza, (f.) réca ricca rechiéd (v. richiéd) reciàm, sm. richiamo, segno di correzione nelle bozze di stampa; sollecitazione più o meno imperativa di un ritorno; ultimi rintocchi di campane prima di iniziare messa, i à sunàt ol reciàm, i à livràt le campane hanno dato gli ultimi tocchi reciòch, sm. giunta che si dà sopra una tazzina di caffè o su altre bevande; noia, fastidio, dàghen ü reciòch (öna söpa) annoiare con un lungo e noioso discorso; (v. romanzina) recipiènt, sm. recipiente, termine generico che indica vasi, tegami o simili rècita, sf. recita, rappresentazione di un lavoro teatrale recità, v.tr. recitare, dire a memoria una cosa studiata; declamare; sostenere una parte recitatìv, agg. e sm. recitativo, che si può, si deve recitare; nel melodramma una declamazione cantata che chiarisce l’azione e ne collega le varie parti recitùr, risseidùr, sm. ricevitore, chi ha il compito di riscuotere somme per conto d’altri reclàm, sf. reclame, appello rivolto al pubblico mediante i diversi mezzi di diffusione per invogliarlo ad acquistare un prodotto; reclamo, lagnanza; richiesta scritta o orale di modificare una decisione che si ritiene ingiusta reclamà, v.intr. reclamare, esporre lagnanze, reclami; protestare reclüsiù, sf. reclusione, pena restrittiva della libertà; carcerazione recòcc, sm. pl. bozzolacci, gusci di bozzoli rimasti dopo averne tratto tutta la lana possibile recóer (v. ricòero) recoerà (v. ricoerà) recór (recorì) ol tècc (i cóp) (v. retecià) recór (v. ricór) recös, v.intr. ricuocere, rimettere al fuoco i lavori di metallo per condurli a perfezione recòta (v. maschèrpa) recülà, rencülà, v.intr. rinculare, indietreggiare senza voltarsi; ricadere in una malattia recülada, sf. rinculata, brusca mossa o contraccolpo all’indietro recüpera, ricüpera, sf. ricuperamento, efficace perseguimento di un possesso perduto recüperà, ricüperà, v.tr. ricuperare, tornare in possesso di una cosa perduta o che ci è stata tolta; riguadagnare; riportare alla superficie redà (pronunciato coll’e stretto), fà fassiù, bondà, v.tr. durare più dell’aspettazione; avvantaggiare; fruttare, sto laurà a l’ ma réda questo lavoro mi cresce tra le mani |
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