Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
rasadùr, sm. chi raccoglie la ragia rasamür, sm. uscio a muro, senza risalto di telaio, che si tinge o si copre di tappezzeria come la rimanente parete per simularne la continuazione rascc, ràscol, sm. forcone, attrezzo agricolo per rimuovere il foraggio o altro, costituito da un manico di legno sul quale è innestato un ferro munito di tre o più punte disposto a pettine ras-cèta, sf. forcone con due punte raschignà, v.tr. scalfire, incidere, intaccare leggermente; ferire superficialmente raschignada, sf. raschégn, sm. scalfittura, leggera ferita; graffiatura ras-ciada, sf. forcata, colpo di forcone; la quantità di foraggio o altro sollevata in una sola volta con la forca rasga, rèsga, sf. sega, attrezzo usato per tagliare legname o metalli, costituito da una lama di acciaio munita di denti, inserita in un telaio o in un manico, (dim.) rasghì piccola sega a mano; fà la strada a la rasga dare ai denti della sega una leggera ripiegatura in fuori, alternativamente a destra e a sinistra rasga, sf. ripiglino, gioco di ragazzi consistente nel combinare figure varie e complicate (la cüna, la ferada, ol gogiù, ol Sère, l’öcc del bö) intrecciando un filo o una cordicella attraverso le dita delle due mani; zögà a fà la rasga giocare a ripiglino rasgà, v.tr. segare, tagliare un oggetto in due facendovi scorrere con moto alterno la lama della sega; risecare; recidere, fendere; in senso osceno, fare sesso; rasgà la ègia segare la vecchia (divertimento popolare e manifestazione di Mezza Quaresima del Ducato di Piazza Pontida); rasgà sö ergü ingannare, gabbare qualcuno rasgada, ciolada, ciulada, sf. atto venereo, coito, accoppiamento sessuale nella specie umana rasgada, sf. segata, segatura, opera di recisione mediante seghe o segatrici rasgadüra, sf. segatura, materiale costituito da minuti frammenti che si produce durante la segatura del legno rasghèta, sf. seghetta, semicerchio di ferro dentato dalla parte interna che si mette al muso dei cavalli per domarli e guidarli più agevolmente rasgógn (v. rangógn) rasgognà (v. rangognà) rasgói (v. rösiöl) rasgòt, rasghì, sm. segatore, addetto alla recisione di alberi; indà decórde compàgn di rasgòcc non intendersela proprio rasgù, partidùr, sm. segone, lunga e grossa sega con manici alle estremità da manovrare in due persone rasìs, rifl. recidersi, rompersi della pelle incotta, manifestarsi tagli o screpolature raslà (v. rastelà) Rasmo, Rasmì, sm. Erasmo, nome proprio ràsol, roersù, roersùr, sm. barbatella di vite, pianta giovanissima ottenuta per moltiplicazione agamica e fornita di radici avventizie fascicolate raspa ‘ndré, sm. si dice scherzosamente nel significato di pollo raspa, sf. raspa, piede dei polli o di ogni altro uccello; léma raspa (v. léma) raspà, v.tr. raschiare, fregare una supercifie con uno strumento ruvido o tagliente per appianarla e levigarla; raspare, grattare la terra con le zampe o con le unghie; raspà, fà ègn ol raspì, ligà i décc allappare, legare i denti, legare la lingua al palato; raspà (v. robà); raspà ‘nsèm (v. röspà) raspada, sf. raschiata, raschiamento senza eccessivo impegno, (dim.) raspadina raschiatina raspadòss (v. biade) raspadüra, sf. raschiatura, fregatura e asportazione con oggetto ruvido o tagliente; raspadüra d’formài, del stignàt materia che sta sopra la crosta di formaggio, che si forma sul paiolo e che si leva raschiando rasparöla, sf. radimadia, arnese a foggia di piccola zappa per raschiare dalla madia i residui di pasta o farina raspàt di pói, sm. luogo dove stanno i polli a razzolare; tös mai zó dal raspài di pói non allontanarsi mai di casa |
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