Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
osana, sm. osanna, evviva; grido di gioia, di esultanza ös-céra, sf. botola, apertura in un pavimento per scendere nel piano inferiore ös-ciaröl, sm. ös-céra, pèdega, sf. cataratta, chiusura movibile e incastrata nei lati di un canale per regolare il passaggio dell’acqua ösciöl, ösciölì, sm. porticina inserita in alcune porte grandi osèl, sm. uccello, ciascuno dei vertebrati ovipari, coperti di penne e piume, con gli arti anteriori trasformati in ali e adatti al volo, (dim.) oselèt, oselì uccellino, (accr.) oselù uccello grosso; ciapà du osèi sö ‘n d’ü bachetù far doppio guadagno; gram chèl osèl che l’ nass in catìa val tristo a quell’uccello che nasce in una cattiva valle; indà cóme ün’osèl andare a briglia sciolta; l’è mei osèl de bósch che osèl de gàbia è meglio uccel di bosco che uccel di gabbia; mèt in müda i osèi mettere gli uccelli al buio affinché non cantino; mia töcc i osèi conòss ol mèi non tutti gli uccelli conoscono il buon grano; osèi del bèch gentìl uccelli detti Silvidi, di dimensioni piccole, dal becco sottile, diritto, piumaggio modesto, ottima voce, insettivori, quali ad es.: capinere, beccafichi, bigie, luì, sterpazzole, fiorrancini e regoli; osèl de passada uccello di passo; osèl pastüròt uccello che invece di passare si ferma nello stesso luogo finchè trova esca (pastüra); osèl trinaröl uccello che lascia il nido osèl, sm.. persona sciocca; babbeo; membro virile, pene osèla bianca, sf. biancòt, quàtr’öcc, sm. quattrocchi, di doppio passo da noi, il nome deriva loro dall’avere una macchia bianca tra l’occhio e il becco che a prima vista sembra essere un altro occhio osèla, sf. becòt, tüinòt, tüinù, sm. canapino, uccelletto passeraceo di colore giallastro, nidifica sugli alberi, estivo e di passo in Italia oselà, v.intr. uccellare, andare a caccia di uccelli mediante vari sistemi (reti, trappole, panie, richiami, ecc.) che non comprendano l’uso del fucile; oselà (indà fò) co la sièta uccellare a civetta; oselà a coertùr uccellare a paretaio, mediante chiusura di due reti giustapposte; oselà a la larga uccellare a reti aperte; oselà a la pòsta fermarsi a uccellare in quel luogo (pòsta) dove si è soliti attendere che passi la selvaggina; oselà ergü beffare, gabbare, raggirare alcuno oseladùr, sm. uccellatore, chi si dedica alla caccia degli uccelli usando i vari sistemi che permettono di catturarli vivi oselàm, sm. uccellame, assortimento di uccelli uccisi e destinati ad essere cucinati oselanda, sf. uccellanda, appostamento fisso per la cattura degli uccelli; roccolo, quagliara, paretaio, ecc.; tempo nel quale si uccella; mör la sièta ‘n del bèl de l’oselanda mancare di una cosa nel punto in cui se ne ha maggior bisogno oselì del frècc (d’la név), reatì, riatì, sbüsa-sés, lüì, rè di póle (di sés, di quàe), sènto-pis, sm. scricciolo, forasiepe, uccelletto bruno a strisce trasversali più scure, paffuto, continuamente in movimento, a coda eretta, costruisce un nido aperto di lato, nelle siepi, nelle cataste di legna, nei vecchi muri, stazionario, di doppio passo e invernale oselì specì, sm. orchidea del Bertoloni, (Antonio, botanico, 1775-1869), direttore dell’Orto Botanico di Bologna ösghèi (v. osadèi) osmarì, osmanì, usmanì, sm. rosmarino, arbusto dalle foglioline dure e aromatiche usate in cucina per insaporire i cibi, specialmente per gli arrosti ösòrbola (v. signòrbola) ösörze, sm. cattivo augurio, l’à facc ü catìv ösörze ha fatto un incontro di cattivo augurio ospedàl, sm. ca granda, sf. ospedale, luogo dove si ricoverano i mallati per la cura; nosocomio, (dim.) ospedalèt ospedaletto |
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