Lettera-O

ostàcol, sm. ostacolo, opposizione, impedimento, intoppo

ostacolà, v.tr. ostacolare, impedire, frapporre ostacoli, intralciare

ostane, agg. di castagne prime a maturare

ostanèl (v. fé)

ostaréa, osteréa, sf. osteria, locale pubblico di tono dimesso, per servire cibi e bevande a prezzi modici; bettola, trattoria, (dim.) ostarièta bettoletta, (accr.) osteriassa bettolaccia; l’è ‘l vì che fà ostaréa il buon vino non ha bisogno di frasca; osteréa del teneblì, ‘ndo no gh’è gna pà gna ì osteria povera, da non capitarvi se non per pura necessità

ostariér, sm. taverniere, frequentatore di osterie, di bettole

ostensòre, sm. ostensorio, arredo in metallo prezioso, con raggiera, col quale si presenta l’Ostia Santa all’adorazione dei fedeli       

ostér, sm. oste, padrone o gestore di un’osteria, (femm.) ostéra ostessa; fà ‘l cönt sènsa l’ostér prendere decisioni su cose che dipendono dalla volontà altrui senza interpellare la persona interessata; quando l’ostér l’è sö la pórta, l’è sègn che gh’è nissü ‘n de l’osteréa quando l’oste è sulla porta è segno che non ci son clienti

òstia, sf. ostia, il sottile disco di farina di frumento che il sacerdote consacra nel sacrificio della Messa; nel linguaggio mistico, il Cristo; (v. obiada)

ostinàs, impontàs, impuntigliàs, v.rifl. ostinarsi, incaponirsi, intestardirsi in qualche cosa senza una seria ragione

ostinassiù, crapuneréa, sf. ostinazione, caparbietà, cocciutaggine, persistenza spesso irragionevole o inopportuna

ostinàt, incagnàt, margnöch, indüràt, testardo, trücù, söcù, agg. ostinato, tenace, troppo fissato in qualche idea o proposito, testardo

òstrega, sf. ostrica, mollusco bivalve, costituisce il più apprezzato e costoso frutto di mare; produce magnifiche perle; persona fastidiosa da cui non ci si può più liberare; òstrega nigra cozza

ostregaro, sm. ostricaio, venditore di ostriche

öt, agg. dopo una consonante vöt; vuoto, privo di contenuto, che non ha nulla dentro di sé; spazio libero, (femm.) öda vuota

òt, agg. num. card.e sm. dopo una consonante vòt; otto, nella serie di numeri naturali viene dopo il sette e precede il nove; il numero otto; dàmen vòt dammene otto; domà òt otto giorni da domani; fàla de òt sènsa ‘l balì fare uno sproposito; in quàter e quàtr’òt in modo rapido e facile; incö òt fra otto giorni

ötà (v. aiötà)

otàa, sf. ottava, spazio di otto giorni; distanza di sette intervali tra due note; strofa di otto versi

otaàre, sm. ottavario, otto giorni continui di funzioni religiose o in preparazione o in prosecuzione d’una grande solennità; persona lenta nell’operare e dappoco       

otaì, sm. ottavino, strumento simile al flauto, ma più piccolo e i cui suoni sono di un’ottava più alti       

otanta, agg. num. card. e sm. ottanta, otto volte dieci, otto diecine; il numero ottanta, (pl.) i otanta gli ottant’anni di età

otàv, chèl di òt, agg. num. ord. ottavo, che in una serie ordinata occupa il posto corrispondente al numero otto; otàv, sm. l’ottava parte di un’intero; in otàv il formato dei volumi ottenuti piegando tre volte il foglio normale della carta in modo che risultino 16 pagine per ogni segnatura

otègn, otegnì, v.tr. ottenere, conseguire ciò che si desidera, conseguire un risultato; ricavare