Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
barèla, sf. barella, lettuccio impiegato per il trasporto di malati o di feriti; larga tavola con stanghe infisse ai lati, sorretta a braccia da due persone, usata per trasportare sassi, terra e materiali simili Bàres, loc. Baresi, fraz. di Roncobello [i s-ciopetì di (soprannome)] Bargégia, loc. Barzizza, fraz. di Gandino [i tère-rósse de (soprannome)] bargnifù (v. margnifù) Barià, loc. Bariano [i badéi / i gulòcc de (soprannomi)] baribansi, sm. neve minuta di marzo baricà, v.tr. barricare, chiudere un passaggio con barricate; (rifl.) baricàs barricarsi, proteggersi con le barricate baricada, sf. barricata, sbarramento formato da materiali vari per impedire il passaggio ai nemici bariéra, sf. barriera, ostacolo, impedimento barigna (v. panéra) barìl (v. barél) barilèt, barilì, barécol, sm. bariletta, botticella portatile contenente cordiali o dissetanti portata a tracolla per bere in viaggio; (v. flàöt) barimbaga (v. birimbaga) barisèl, sm. bargello, magistrato che nel medioevo era proposto al comando di polizia; capitano di sbirri; chi si occupa con zelo eccessivo dei fatti del prossimo e cerca di carpirne i segreti barìton, sm. baritono, chi canta con voce di timbro robusto, intermedia tra la voce di tenore e la voce di basso barlafüs, sm. aggeggio, oggetto di modesto valore, di cui poco si comprende o si sa definire l’uso barlöm, berlöm, sm. barlume, luce debole; parvenza; indizio non ben certo; in barlöm dubbiosamente Bàrnaba, Bàrneba, sm. Barnaba, nome proprio barnècc (v. bernàs) barocada, brödössada, sbrödissada, sf. lavoro fatto in fretta e con trascuratezza baròch, agg. e sm. barocco, gusto artistico letterario sorto nel Seicento, caratterizzato dall’uso frequente di metafore e nelle arti figurative dalla ricerca del monumentale e affollata di virtuosismi; goffo, senza buon gusto baröfa, sf. baruffa, azzuffamento con gran confusione e grida; litigio, rissa Bartolamé, Bertolamè, sm. Bartolomeo, nome proprio barù (v. balòss) barù, sm. barone, titolo che nella gerarchia nobiliare precede quello di semplice nobile e segue quello di visconte; briccone, furfante, farabutto; (dim.) barunsèl bricconcello barüch, sm. fascio di fieno barunada, bricunada, sf. baronata, bricconata, mala azione barunismo, sm. malignità, sf. malignità, malvagità d’animo disposto per propria natura a nuocere ad altri barzamì, berzamì, sm. barzemino, vitigno lombardo che dà un’uva dolce, aromatica, ad acini violacei; barzamì, có stórt, spéret fórt incredulo, privo di sentimento religioso Barzana, loc. Barzana [i castralóch de (soprannome)] barzelèta, sf. barzelletta, motto scherzoso, raccontino breve e spiritoso; cöntà sö di barzelète raccontar barzellette Barzèst, loc. Barzesto, fraz. di Schilpario [i litigàncc de (soprannome)] basa, bagia, sf. invoglio, copertura, involucro basà, v.tr. baciare, toccare con le labbra qualcuno o qualcosa, in segno di affetto, riverenza, amore o umiltà; lambire, toccare lievemente; (rifl.) basàs sö baciarsi, darsi baci scambievolmente; a l’ me l’ base, bàsemel fammi il peggio che puoi, che non mi tocchi; basà la mà e i sich dicc dar baci in quantità; basà la tèra cascare; dà basì de sfrós (de scapada) baciare alla sfuggita; no ìghen gna ü de basà non aver il becco d’un quattrino basalésch, sm. basilisco, rettile favoloso che uccideva con lo sguardo; rettile lungo fino a 80 cm. dei quali quasi 60 spettanti alla coda e con una cresta lungo la linea mediana del dorso e della coda; uomo stizzoso e iracondo basamà, sm. baciamano, forma di riverente saluto che consiste nel prendere e baciare la mano altrui, specialmente con dame basamènt, basamét, sm. basamento, la parte inferiore di un edificio o monumento; zoccolo di una parete; la parte inferiore di un motore o di una macchina |
||