Lettera-N

Nèmber, loc. Nembro [i bìgoi / i pùcia / i picadùr de (soprannomi)]

nemìs, agg. e sm. nemico, che o chi nutre avversione verso qualcuno e cerca di dannergiarlo; che o chi ha avversione per qualcosa; ostile; soldato o esercito contro cui si conduce la guerra, avversario

Néna, sf. nome proprio contratto di Maddalena

nénia, sf. nenia, canto lamentoso e monotono; cantilena; discorso o canto amoroso

nènt (v. negót)

néo, sm. neo, macchiolina localizzata sulla pelle dovuta ad un eccesso di pigmentazione; piccolo difetto; l’è calàt ü néo è mancato pochissimo

néon, sm. neon, gas mobile, usato per lampade speciali e in televisione

Nerù, sm. Nerone, nome proprio; iga ü cör de Nerù avere un cuore di pietra      

nèrv, sm.  nervo, ciascuno dei fasci di fibre bianche che hanno rigine dal cervello e del midollo spinale e arrivano fino alle zone periferiche dell’organismo; sono organi della sensibilità e della trasmissione del moto; muscolo, tendine; (dim.) nervèt, nervetì nervettino; dà ai nèrv irritare; l’è töt nèrv uomo magro ed energico

nervadüra, sf. nervatura, il compleso dei nervi nei corpi animati; la struttura delle ali degli insetti o della costola delle foglie; elemento architettonico in rilievo; rilievo a fine ornamentale nel dorso dei libri rilegati

nervùs, agg. e sm. nervoso, proprio dei nervi dal punto di vista anatomico, fisiologico, istologico, patologico; irritabile, suscettibile; persona energica e scattante; stato d’animo agitato; mal nervùs malattia nervosa

Nés, loc. Nese [i massacà de (soprannome)]

Nés, loc. Novezio (Cerete) [i remécc de (soprannome)]

nèspol (v. nàspol)

nessessare, agg. e sm  necessario, di cui non si può fare a meno; che serve a qualcuno o a qualcosa; molto utile; ciò che occorre, che è necessario, (superl.) nessessare cóme ‘l pà indispensabile; essenziale

nèstola (v. nìstola)

nèt, agg. netto, pulito, senza macchie; chiaro, preciso; depurato da tara, da tasse, da ciò che non è essenziale; (superl.) nèt cóme ü spècc, nèt specènt pulitissimo; passàla (portàla) fò nèta passarsela liscia, senza danno

netà, v.tr. nettare, rendere pulito; netà fò l’èrba, mondà diserbare; netà fò, desbratà, fà san Martì, desbrigà sgomberare; netà ‘l còrp purgare il corpo

netìsia, sf. pulizia, qualità e aspetto di ciò che è pulito, nettezza

neùt, sm. neuda, sf. nipote, figlio o figlia dei propri figli o di un fratello o di una sorella; i discendenti; (dim.ms.) neudì, biàdech nipotino, (dim.f.) neudina nipotina

neütràl, agg. neutrale, che tra due o più contendenti non patteggia per alcuno; imparziale

nèütro, agg. neutro, non ben definito, che sta a mezzo tra due modi di essere o di fare

nevrastènech, agg. nevrastenico, si dice di persona dal sistema nervoso caratterizzato da eccessiva irritabilità, insonnia, debolezza

nì, sm. nido, covo di varia materia e forma costruito specialmente dagli uccelli, ma anche da taluni pesci e mammiferi, per custodirvi le uova o i piccoli; luogo dove si è nati; casa; a l’ m’è car compàgn d’ü nì de racc la diciamo per significare che una persona non ci è cara, che riesce noiosa; fà ‘l nì nidificare, fare il nido; nì de bèspe (v. vespér); nì de racc (d’ sorèch) topaia; nì de sömeghe cimiciaio; nì facc, gasa mórta nido fatto, gazza morta; quando si è contenti si muore; osèl de nì uccello non ancora uscito dal nido