Vocabolario online Bergamasco/Italiano - Lettera R

Lettera R

ràa sf. raèl, sm. rapa, pianta erbacea con fiori gialli, coltivata per la radice commestibile, bianca, carnosa, di forma tonteggiante; (prov.) da san Simù e Giüda - 28 ottobre - la ràa l’è marüda, marüda o da marüdà la ràa l’è da strepà per la fine di ottobre le rape debbono essere raccolte; lömaghe a raèl lumache con olio, sale e pepe; trà ràa a föch avanzarsi qualcosa

raabiéda, bida sf. barbabietola, pianta erbacea a radice carnosa, commestibile, color rosso sanguigno; la varietà a radice bianca fornisce zucchero

raàgn (v. lì)

raanèl sm. ravanello, pianta erbacea che si coltiva per la radice commestibile allungata in coda, rotondeggiante, di colore rosso o bianco, dal sapore forte; rafano

raarì, raerì, reverì, gardelì sm. cardellino, uccellino variopinto, comune in Italia, con fronte e gola rosse, fascia gialla sulle ali, becco conico, buon cantatore

raaröl (v. fé)

rabàrbaro, reobàrbaro sm. rabarbaro, pianta erbacea con infiorescenze giallastre e grandi foglie; dal rizoma si ricava una sostanza amara, medicinale; liquore a base di rabarbaro

rabì v.intr. arrabbiare, essere preso da rabbia, essere preda di istinti o passioni tormentose; (rifl.) rabìs, rabiìs, inverminàs incollerirsi, sdegnarsi, impazientirsi gravemente; fà rabià far andare in collera; inquietare; rabì (usà, braà) dré a ergü sgridare uno

ràbia sf. rabbia, violento turbamento dell’animo irritato; idrofobia, avversione per l’acqua, sintomo della rabbia canina, malattia infettiva trasmessa dal cane all’uomo; ciapà (saltà, vègn) la ràbia montare in collera, adirarsi; èss impastàt sö nóma de ràbia essere assai irascibile; fà ràbia muovere a sdegno; in del bómbo d’la ràbia nel bollore della collera; (prov.) la ràbia d’ la sira sàlvela per la matina la collera della sera va serbata per la mattina, cioè bisogna dormirci su; la ràbia la fà fà di spropósecc la rabbia induce a fare spropositi; mangià d’la ràbia trangugiare bile; mör (büligà, s-ciopà ‘n du) de ràbia, sbarà fò d’ la ràbia morire, scoppiar di rabbia; no ghe ède fina gnàch de la ràbia ho una bile che non ci vedo; passà la ràbia uscire d’ira; sfogà la ràbia svelenirsi

rabignà, ciapà di rampì v.intr. cavillare, ricorrere a cavilli, sottilizzare eccessivamente per trovare scuse o pretesti

rabignù sm. cavillatore, chi usa cavilli

rabino agg. arrapinato, stizzito, violentemente adirato

rabiùs agg. rabbioso, che si lascia trasportare dall’ira, pieno di stizza; malato di rabbia; (dim.) rabiusèt rabbiosetto; cà rabiùs cane idrofobo; rabiùs (ghèch) cóme la bàa del sat (öna vìpera) arrabbiatissimo

rabiusa (v. grapa)

raca sf. ramo di salice

racada, raca sf. motto pungente, frecciata

racagna (v. grapa)

racagnà, sracagnà v.tr. bere acquavite

racagnésta sm. bevitore di acquavite

Rachéle sf. Rachele, nome proprio

rachèta sf. racchetta, attrezzo formato da un telaio ovale e da una cordatura a rete, usato per il gioco del tennis; di legno gommato o ricoperto di sughero per il ping-pong

rachèta sf. seresì, moscù, sm. razzo, fuoco artificiale costituito da un tubo di cartone pieno di polvere pirica che, acceso, si innalza nell’aria lasciando una scia luminosa

rachìtech agg. rachitico, che presenta i caratteri del rachitismo

ràcola sf. litigio, disputa, contesa, richiesta insistente in tono litigioso

racolà v.intr. litigare con parole risentite; disputare; piatire

racòlt sm. raccolto, il complesso delle raccolte dell’annata; (f.) racòlta il raccogliere i frutti della terra; collezione, raccolta di oggetti vari; adunata, riunione, raggruppamento; (accr.) racoltù raccolto ubertoso; fà ü racoltù fare un raccolto straordinario

racomandà v.tr. raccomandare, affidare alla protezione o all’aiuto altrui una persona o una cosa; intercedere in favore di qualcuno; affidare; attaccare per mezzo di collegamento

racomandada sf. raccomandata, lettera di cui l’amministrazione postale garantisce l’arrivo e la consegna

racomandassiù sf. raccomandazione, esortazione, consiglio, preghiera; lètra de racomandassiù segnalazione di una persona a chi si ritiene possa agevolarla

racónt sm. racconto, composizione letteraria in prosa a carattere narrativo; esposizione orale e scritta di fatti veri o inventati

radécc voce usata nel modo di dire: a l’ gh’è radécc ce ne corre, c’è differenza; (v. redécc)

radeschì, sèt e mès sm. moneta che valeva sette soldi e mezzo

radiadùr sm. radiatore, dispositivo tecnico atto a cedere calore o di raffreddamento

ràdica sf. radica, radice, legno pregiato tratto dalla radice del noce

radicàl agg. e sm. radicale, relativo alla radice, all’intima essenza; radice di un’espressione matematica detta radicando; la radice di una parola; (pl.) i radicài gli iscritti al partito radicale

radingòt (v. redingòt)

radio sf. radio, abbreviazione assai comune di radiofonia; l’apparecchio radiofonico

raedìs rifl. ravvedersi, il consapevole abbandono di uno stato di colpa o di errore

raèl (v. ràa)

raenèl, ranèl sm. grosso panno di lana o altro che si mette sopra la parte di dietro del bambino, sopra la fascia per maggior pulizia

raerì (v. raarì)

raéssa sf. foglie di rapa; la minestra fatta con tali foglie; tridà (pestà) sö cóme la raéssa ridurre in minutissime parti; battere di santa ragione

raf (v. rif)

Ràfael sm. Raffaele, nome proprio

ragia sf. raggiera dell’ostensorio; la lancetta che segna le ore nell’orologio

ragio sm. raggio, le sottili linee lungo le quali la luce sembra propagarsi da un corpo luminoso; elemento della ruota che congiunge il mozzo al cerchione; segmento di retta che va dal centro a un punto qualunque della circonferenza; fortuna; iga ü ragio aver una gran fortuna; spéra de ciàr raggio di luce

ragionéol agg. ragionevole, meritevole di considerazione; equo, giusto

ragìr (v. regìr)

ragiunà, resunà v.intr. ragionare, usare la ragione, riflettere; discorrere; calcolare, giudicare

ragiunamènt, resunamènt sm. ragionamento, dimostrazione, discorso che abbia un fondamento razionale e una conseguenza logica

ragiunàt sm. ragioniere, abilitato ad esercitare la ragioneria come libera professione

ragiuneréa sf. ragioneria, scienza e tecnica dell’amministrazione contabile ed economica

ragn sm. nigella, pianta erbacea annuale con fusto eretto, foglie alterne, carnose, fiori bianchi o blu, coltivata come ornamentale

ragn sm. ragno, insetto con otto zampe dotato di una ghiandola addominale detta filiera da cui secerne il sottilissimo filo con cui l’animale tesse la tela per catturare la sua preda; (dim.) ragnì ragnetto; (accr.) ragnù grosso ragno; (prov.) infina che i ragn no i tira sö la sò rét, l’è sègn de bèl tép finchè i ragni non raccolgono la loro tela, è segno di bel tempo; no l’è bù gna de tirà fò ü ragn d’ü mür non sa cavare un ragno da un buco; non sa fare nemmeno le cose facilissime; ragn de la crus ragno crociato

ragò, ragotì sm. ragù, sugo di carne che si usa come condimento della pastasciutta; ü ragò uomo inetto, scimunito

ragói (v. regói)

ràgol sm. solco intorno all’orlo della suola nel quale si fanno le cuciture

ragotà v.tr. beffare, burlare, canzonare, gabbare, motteggiare

ragotadùr, sviligadùr sm. motteggiatore, abile nella battuta scherzosa, arguta, talvolta maliziosa

ragù (v. dragù)

ragunà (v. dragunà)

Raimónd sm. Raimondo, nome proprio

raìs dólsa (v. dölcamara)

raìs sf. radice, parte della pianta infissa nel terreno, che ha funzione di sostegno e di assorbimento degli alimenti; origine, causa; parte dei denti, capelli o unghie infissa nella cute o negli alveoli; l’elemento comune a parole della stessa famiglia; (dim.) raisì radichetta; (accr.) raisòt, raisù radicone; fà (mèt) i raìs radicare, mettere radici; rüinà de pianta (ram) e de raìs madare in rovina, ridurre in miseria; strepà coi raìs sradicare

raissù sm. ravizzone, pianta erbacea con fiori gialli che si coltiva per i semi oleosi

ralentà v.tr. rallentare, ridurre gradualmente la velocità, rendere più lento, diminuire la frequenza; v.intr. andare più lentamente

ram sm. rame, metallo rossastro, malleabile, tenace, buon conduttore del calore e dell’elettricità; maér del ram ramaio, chi riduce il rame in pani, in ampie lamine; ram de cüsina, có de ram i vasi, gli utensili di rame; vérd de ram, verderàm verderame, patina verdastra che si forma sugli oggetti di rame per effetto dell’aria umida

ram sm. ramo, ciascuna delle parti legnose dell’albero aventi origine dal fusto e portanti foglie, fiori o frutti; (dim.) ramèl, ramelì ramoscello; srarì i ram diradare i rami

rama sf. ramo secondario di un albero; (prov.) chi öl ol póm bàte la rama, chi öl la s-cèta carènse la mama chi vuol la figlia accarezzi la mamma; ìghen (patìn) öna rama avere un ramo di pazzia; se n’ patés töcc öna rama ogni uomo ha un ramo di pazzia

ramàrech sm. rammarico, dispiacere per essere caduto in colpa; rincrescimento, lamentela

ramaricàs rifl. rammaricarsi, sentir rammarico, dispiacere; esprimere il proprio scontento; rimpiangere

rambisì (v. pighéss)

ramèngh, remenghér agg. ramingo, di persona che va errando; randagio, vagabondo; indà a ramèngh andare ramingo, di chi non sa dove voglia andare

ramér, magnà sm. ramaio, calderaio, chi lavora il rame; (f.) raméra la moglie del ramaio

raméra (v. laméra)

Raméra loc. Ramera, borgata di Ponteranica

ramì sm. ramino, gioco per il quale si impegano due mazzi di 52 carte per quattro o cinque giocatori, che ha per scopo la combinazione di terzetti, quartetti e sequenze scalari dello stesso seme, per mezzo di opportuni scarti

ramina sf. vaso di rame assai ampio usato dai fabbricanti del burro e del cacio per porvi il latte a lasciarvi venire a galla la panna

ramolàss (v. remolàss)

rampa sf. rampa, tratto di scala compreso tra due ripiani successivi; rampa, rampada, rata, èrta salita breve ma molto ripida

rampà v.intr. salire un’erta; inerpicarsi; a rampegù rampicando; rampà sö ‘n d’öna pianta salire su un albero; rampà sö, rampegà arrampicarsi, salire per luoghi scoscesi aiutandosi con le mani; rampà (ranà) per tèra avanzare lentamente trascinandosi sul terreno per non farsi vedere; rampàs adòss, picàs sö i cröste, tacà lite azzuffarsi, accapigliarsi, venire alle mani

rampàl, ranfiù sm. lunga pertica con uncino all’estremità usata da coloro che seguono i legnami fatti trasportare da fiumi per spingere di nuovo nella corrente quelli che si fermano lungo le rive

rampana (v. lécna)

ramparì, rampeghì, bèca-rasa sm. rampichino, uccello chiaro di sotto e bruno sul dorso, con becco allungato, sottile, arcuato verso il basso, adatto a catturare animaletti annidati nelle cortecce, coda rigida, percorre instancabilmente i tronchi alla ricerca di cibo, comune e stazionario da noi

ramparöla, rögaröla sf. eritema benigno

rampegà (v. rampà)

rampeghì sm. ragazzo agile che si arrampica dappertutto e che sa trovare scuse accorte; rampicante

rampì sm. cavillo, ragionamento sottile ma fallace con cui si tende a ingannare qualcuno; iga nóma di rampì essese cavilloso; rabignà, ciapà di rampì cavillare; (v. pretèst)

rampì sm. rampino, arnese uncinato di piccole dimensioni per afferrare o appendervi oggetti; facc a rampì uncinato; rampì, rampinèl gangherino, uncinetto di filo metallico che viene introdotto nella femminella (nasèta) per chiudere le vesti; rampinà sö gangherare, chiudere le vesti da donna con gangherino e femminella

rampina (v. felépa)

rampinàs, ranginàs, resiàs rifl. altercare, scambiarsi male parole; litigare; (prov.) no l’è amùr fina se no la s’ rampina non è vero amore se non si litiga

rampinéra, stropéra sf. arnese di ferro a più branche variamente uncinate, legato ad una fune, per poter ricercare, afferrare e cavar fuori dal pozzo la secchia che vi sia rimasta

rampógn, scarpógn sm. frinzello, ricucitura o rammendatura vistosa, mal fatta

rampognà sö rifl. raggrinzare, riempire di grinze

rampognét, rapàt agg. grinzoso, pieno di grinze, rugoso

ràmpol, rampolì, gramostèl, gramòstol, gremostèl sm. racimolo, gruppo di chicchi in un grappolo d’uva; raspollo, grappolino di uva con chicchi radi o scampato dalle mani del vendemmiatore

rampolà, sgremorlà, spiglà l’öa v.tr. racimolare, rampollare, raccogliere i raspolli dopo la vendemmia

rampù, stafù sm. rampone, contrafforte, elemento di ferro piegato ad angolo retto per sostegno di murature; gancio di ferro per assicurare dall’interno porte e finestre; nel ferro di cavallo ciascuna delle due appendici ripiegate all’ingiù per far presa sul terreno; arnese ricurvo e dentato usato per arrampicarsi lungo i pali; telaio di ferro con varie punte che viene fissato alle scarpe degli alpinisti per far presa sulla neve dura e sul ghiaccio

rampunà v.tr. ferrare a ramponi

rana sf. rana, ranocchio, anfibio anuro dal corpo tozzo, con occhi sporgenti, pelle verde o gialla, lunghe zampe posteriori atte al salto; biót cóme öna rana nudo nato; cantà cóme öna rana in modo stridulo e stonato; cantà di rane gracidare; cósa farèssela la rana se la gh’avrèss i décc? la rana non morde perché non ha denti; si dice quando il debole se la piglia col potente; rana érda (irda, marina), sanmarina ranetta verde, specie che si trattiene nell’acqua o nei suoi pressi; rana salta-fòss, campér rana agile; sgiùf cóme öna rana persona boriosa e tronfia

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