Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
rómp, rompì, röpì, v.tr. rompere, mandare in pezzi con la forza, infrangere; spezzare, spaccare; interrompere; violare; chi rómp paga chi rompe paga e i cocci sono suoi; rómp la turta rompere le uova nel paniere; rómp ol giàss essere il primo a fare una cosa; rómp ol sògn rompere il sonno; rómp ol desü rompere il digiuno rompimét, sm. rompida, sf. rompimento; nell’uso solo a proposito di situazioni o persone molto seccanti: tè te sé pròpe ü rompimét (smatimét) de có sei proprio una persona molesta römùr (v. rümùr) ròn, nell’uso solo nella locuz.: dal ròn al còn, da l’a al ròn dall’a alla zeta, dal principio alla fine; dall’abbreviatura R che era dopo la tavola dell’abbicì nel libretto didascalico comunemente detto Salterio roncà, v.tr. dissodare terreni per coltivarli; svellere, estirpare, togliere sterpi e erbe nocive dal campo; (v. ronfà) roncàss, sm. pernice di montagna, uccello stazionario e nidificante a terra, quasi del tutto nero-blu, ha la coda a forma di lira; all’epoca degli amori il maschio lotta furiosamente per procurarsi un harem e intesse strane danze diventando quasi insensibile persino agli spari ronchèt (v. pighéss) Roncobèl, loc. Roncobello [i gosatèi di Ruch / i santarèi de (soprannomi)] Róncola, loc. Roncola S. Bernardo [i sognadùr / i narsìs de la (soprannomi)] roncunà (v. ronfà) rondà, rondezà, fà la rónda, v.intr. rondare, fare la ronda rónda, sf. ronda, giro di perlustrazione; pattuglia che compie il servizio di vigilanza o di ispezione; assiduo corteggiamento róndena de mar, nèdra d’la cùa de róndena, sf. rondine di mare, sterna, uccello dal becco allungato, diritto e sottile, coda biforcuta, piumaggio di regola grigio di sopra e bianco di sotto, testa con cappuccio nero, becco e zampe neri, gialli o rossi; impacciato terra e poco abile nel nuoto, eccelle nel volo compiendo talora migrazioni lunghissime róndena, róndina, rùndena, sf. rondine, uccello a coda profondamente forcuta, con narici coperte da un opercolo e diti privi di piume; è uno degli uccelli più familiari e benvoluti che esistano, poco timorosa dell’uomo alle cui costruzioni attacca di regola il suo nido; dal volo aggraziato, veloce e scivolante; ha le parti superiori violetto azzurre cangianti, le ventrali biancastro fulvicce, la fronte e la gola castane; (dim.) rondenina, rundinina rondinella, (accr.) runduna rondinone; a cùa de róndena si chiamano così quelle calettature (immas-ciadüre) o simili lavori di legno che in una delle estremità si dilatano a somiglianza di coda di rondine rondezà (v. rónda) rondò, sm. rondò, forma musicale caratterizzata dal periodico ritorno di un’idea principale lungo lo svolgimento della composizione; spartitraffico di forma circolare con al centro generalmente un’aiola rondù de montagna, sm. rondine montana, uccello non raro da noi nelle località adatte, costruisce col fango il nido attaccato alle rocce a picco delle gole montane ronfà, roncà, v.intr. russare, far rumore nel sonno respirando; roncunà ronfare, russare fragorosamente ronfa, sf. ronfa, antico nome del picchetto, gioco di carte diffuso soprattutto in Francia; si gioca in due, con un mazzo di 32 carte ronzù (v. pesnaga) roró, sm. formicaleone, insettosomigliante vagamente alla libellula, ha abitudini per lo più crepuscolari e notturne; la larva si nasconde tra le anfrattuosità dei tronchi oppure si costruisce dei trabocchetti imbutiformi nei terreni sabbiosi; è noto con questo nomignolo poiché la larva si nutre spesso di formiche; portà a roró (‘n cròpa, a gigiöla) portare a cavalluccio ròsa (v. rògia) rösà, rüsà, v.tr. spingere, muovere o smuovere con forza qualcuno o qualche cosa; allontanare da sè rösa, sf. rosa, arbusto spinoso, munito di aculei, con fiori a oriolo, profumati, di vario colore e foglie composte e seghettate; nome comunemente usato per le specie ornamentali per giardini e fiori recisi; culùr rösa colore rosato, rosso chiaro; fà la rösa lo dicono i cacciatori quando i pallini di un fucile da caccia si espandono in un area circolare; frèsch cóme öna rösa freschissimo; l’è röse e fiùr in confrónt questo è nulla in paragone di quello; (prov.) no gh’è rösa sènsa spì non si può avere la rosa senza la spina, ogni situazione contiene qualche contrarietà; rösa cucuna rosa di maggio; rösa damaschina rosellina; rösa de Nedàl, fiùr del lüf, rosa di Natale, elleboro; rösa de quaranta brass rosa rampicante; rösa de töcc i mis rosa perpetua; rösa del diàol (v. èrba del lüf); rösa del ranì rosa borracina; rösa salvàdega (de sése) rosa canina; röse de san Zórs (v. ansés); (prov.) si è röse, i fiorirà prima o poi ogni cosa si rivela per quello che è |
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