Dizionario bergamasco-italiano a cura di CARMELO FRANCIA e EMANUELE GAMBARINI
tamarindo, sm. tamarindo, albero originario dell’Africa tropicale che da una polpa usata in farmacia come estratto o conversa di effetto rinfrescante o purgativo tamba, sf. abituro, abitazione brutta e senza luce tàmbor, sm. tamburo, strumento musicale costituisto da una cassa cilindrica chiusa alle due parti con una pelle molto tesa (pèi) e sulla quale si batte con due bacchette (bachète) secondo un determinato ritmo; (accr.) tamburù tamburone, grancassa tàmbor, tananài, sm. uomo sciocco e stupido tamböra (v. böra) tamborì, tamburì, sm. tamburino, suonatore di tamburo spec. nelle bande militari tamborlà, v.intr. rumoreggiare, far rumore a lungo; capitolare tambüsà (v. imbüsà) tambüsa, sf. stambugio, ambiente misero e ristretto; tomba tàmen, cong. tuttavia; ciononostante, non di meno tamìs, sm. staccio, setaccio, arnese usato per separare le parti più fini di sostanze in polvere o la meno densa di sostanze dense tamisà, v.tr. crivellare, passare al vaglio, al setaccio; esaminare rigorosamente tampù, sm. tampone, batuffolo di garza sterile o cotone idrofili usato per frenare un’emorragia o disinfettare una ferita; cuscinetto imbevuto d’inchiostro; cuscinetto di forma ellissoidale con vari strati di carta assorbente tampunà, v.tr. stoppare, turare con un batuffolo di stoppa tana, sf. tana, covo, rifugio di fiere; incavo che lascia nel letto la persona che vi ha dormito tanà, v. intr. dormire tutti suoi sonni, l’agio di dormire quanto piace; coagulare, rapprendere tananài (v. tàmbor) tanch (v. tinch) tàndem, nell’uso solo nel m. di dire: vegnì al tàndem venire alla conclusione tanganèl, sm. randello, bastone corto, grosso, rozzo tangènte, sf. tangente, parte che tocca ciascuno in un guadagno o in una spesa; porzione tànghen, sm. tanghero, zoticone; individuo rozzo, goffo, villano tant (v. tat) tantà (v. tentà) tanto, pron. indef. tanto, una quantità indeterminata; si usa nei seguenti modi: ü tanto al dé (mis) un tanto al giorno, al mese; tanto ciapa, tanto màia dicesi di persona che spende quello che guadagna; tanto quant un poco, un pochetto tàol, sm. tavolo, mobile costituito da un piano poggiante su sostegni verticali per appoggiarvi l’occorrente per mangiare, studiare, lavorare, giocare a seconda della forma del piano, (dim.) taolì tavolino, (accr.) taolù tavolo grande; graticcio, telaio di vimini o di canne; stà al tàol (a taolì) studiare taöla, sf. tagliola, trappola a scatto per uccelli o selvaggina; misura di terreno che è la ventiquattresima parte della pertica tàola, sf. tavola da pranzo, mobile a cui ci si siede per mangiare; a tàola s’ fà confessà a tavola ci si confessa; a tàola s’ vé mai ècc a tavola non s’invecchia, ci si dimentica che il tempo passa; èss (indà) a tàola essere, andare a tavola; fermàs a tàola trattenersi a tavola chiacchierando dopo aver mangiato; gna a tàola gna ‘n lècc no l’ ga öl rispècc a tavola e a letto non ci vogliono tanti complimenti; l’è ‘n tàola è in tavola, il pranzo è servito; mèt (portà) ‘n tàola portare i piatti delle vivande sulla tavola apparecchiata; tàola ben förnida, buna tàola lauta mensa; tàola de poarècc mensa frugale; tàola preparada tavola apparecchiata tàola, tréa, sf. filetto, gioco da tavolino detto anche smerelli, tre, tria, mulinello, che si fa in due sopra le figure di tre quadrati concentrici divisi per mezzo da una croce; vince il giocatore che con nove pedine a disposizione, riduce l’avversario con due sole, avendo il diritto di mangiagliene una ogni volta che riesca ad allinearne tre delle proprie; fà tàola a mölinèl, fà tréa quando le pedine di un giocatore sono impostate in modo che ad ogni mossa si compone la tria; iga tàola a mölinèl guadagnare per due versi, doppiamente taolada, sf. tavolata, pranzo con molte persone; l’insieme delle persone stesse sedute a tavola |
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